Per avere una diversa prospettiva sul mondo cinematografico e conoscere ciò che caratterizza il lavoro del doppiatore abbiamo deciso di “fare due chiacchiere” con Mirko.
Mirko Cannella è la voce italiana di “Rio” (Miguel Herràn) nella famosa serie televisiva “La Casa di Carta” e di “Billy” (Dacre Montgomery) nell’altrettanto conosciuta serie “Stranger Things”.
Ma il suo lavoro non si ferma qui!
È anche la voce di “Mickey” (Noel Fisher) nella serie “Shameless”, “Lancel Lannister” (Eugene Simon) in “Game of Thrones”, Ezra Miller in “Californication” e “Law & Order” e tanti altri personaggi in varie serie televisive.
Ha doppiato anche in tantissimi film come “Jurassic World”, “7 sconosciuti a El Royale”, “Dunkirk”, “Maleficent” e “Mulan”.
“DUE CHIACCHIERE CON MIRKO CANNELLA”:
Teatro e cinema, recitazione e doppiaggio, queste due realtà vanno di pari passo nella vita professionale di Mirko ed è interessante capire quanto una influenzi l’altra.
Spesso quando si pensa alla figura dell’attore ci immaginiamo subito il classico divo hollywoodiano o chi recita in teatro, di conseguenza diamo grande peso al linguaggio corporeo poiché uno si fa riprendere dalle telecamere e l’altro si esibisce davanti al pubblico. Come i movimenti del corpo e le espressioni facciali anche la voce è un elemento fondamentale e uno strumento essenziale per dare quell’impatto emotivo tanto ricercato dagli attori o dall’opera stessa. Per far si che lo spettatore si emozioni realmente c’è bisogno che il doppiatore dia il giusto valore emotivo ai movimenti dell’attore attraverso la voce.
Per fare ciò un buon doppiatore deve relazionarsi con il personaggio, capirlo, comprenderlo, viverlo.